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Archive for ottobre 2008

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La leggenda di Jack-‘o-lantern

( Da Wikipedia )

L’usanza di intagliare i Jack-o’-lantern risale alla leggenda irlandese di Jack, un pigro ma astuto fattore, che con un astuto inganno ed una croce intrappolò il diavolo e lo liberò solo dopo che questo acconsentì a non farlo mai entrare all’inferno.  Quando Jack morì, aveva peccato così tanto da non poter essere accolto in paradiso, ma il diavolo non lo lasciò entrare all’inferno e cosi rimase in Purgatorio.

Così Jack intagliò una delle sue rape, ci mise una candela dentro e cominciò a vagare senza fine per il mondo alla ricerca di un posto dove riposare. Egli divenne noto come Jack della Lanterna o Jack-o’-Lantern.

In realtà il nome del personaggio, in inglese Jack o’Lantern, deve essere tradotto come Giacomo della Lanterna, per specificare il fatto che è il Giacomo della leggenda della lanterna. Era un astuto e dispettoso personaggio che faceva a tutti i dispetti e ingannava chiunque con i suoi trucchetti. Una volta “sfidò” anche il diavolo in persona facendolo spaventare e salire su un albero. Così Giacomo incise una croce sull’albero in modo da rendere il diavolo incapace di scendere. Fece poi un patto con il signore del male (appunto Lucifero) chiedendogli di non accettarlo all’Inferno nel caso in cui egli avesse commesso dei peccati. Jack alla morte ebbe commesso tanti peccati che in Paradiso non lo accettarono, ma nemmeno all’inferno, per il patto. Jack prese una zucca o un ortaggio (a seconda del luogo in cui la leggenda viene raccontata), ne intagliò una specie di volto, ci mise dentro una candela a mo’ di lanterna e cominciò a vagare in cerca di un luogo in cui riposare nel Purgatorio. Halloween è il giorno in cui Giacomo cerca un luogo per stare tranquillo e tutte le persone devono appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare alla povera anima vagante che la loro casa non è posto per lui.

 

Questa torta l’ho preparata l’anno scorso ( la prima vera festa di halloween per mia figlia ) la foto è stata scattata con un telefonino ed è davvero venuta male …

Nonostante tutto mi faceva piacere mostrarvela, spero che quella di ques’anno venga meglio ( ne sto preparando una per la scuola materna ) così da inserire anche la ricetta dato che quella dell’anno scorso proprio non riesco a ricordarla …

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Era da tanto che volevo provare a fare questa crostata molto semplice ma tanto buona, mangiata per la prima volta nella pasticceria del mio paese… della ricetta originale manco a parlarne, così ho provato a ricrearla e il risultato è stato davvero soddisfacente considerando anche che gli ingredienti principali sono degli avanzi di altri dolci che mi dispiaceva davvero non utilizzare.

Le mele in questo periodo non mancano, i miei due alberelli quest’anno si sono comportati bene, ne ho ricavato due belle cassettine, non tutte perfette, piccoline ma totalmente biologiche.

CROSTATA DI MELE E CREMA

Per la crema :

  • 1 uovo
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai di farina
  • 250 ml di latte intero
  • scorza grattugiata di limone q.b.

Amalgamare l’uovo con lo zucchero , la farina e la scorza di limone, diluire con il latte; fare addensare sul fuoco e lasciare reffreddare.

Inoltre :

  • avanzi di pasta frolla
  • ritagli di pan di spagna
  • gelatina di albicocche
  • mele
  • zucchero
  • liquore strega
  • sciroppo ricavato dall’ebollizione di acqua  e zucchero

 

Stendere la pasta  e rivestire uno stampo per crostata  ( nel mio caso era di 21 cm ma non era una dose intera ), bucherellare il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta e rivestirla con carta da forno; riempirla con gli appositi pesetti o con fagioli, riso o altro ed infornarla a 170/ 175 ° per circa 15 min, togliere i pesi e rimettere in forno fino a farla dorare.

Sformare e lasciare raffreddare.

 

Procedere ad assemblare la torta :

spalmare un velo di gelatina di albicocche sul fondo della frolla, coprire con  delle fettina sottili di pan di spagna che dovrà essere inumidito con poco sciroppo e spruzzato con dello strega; versare la crema sul pan di spagna e riporre in frigo.

Sbucciare le mele  ed affettarle sottilmente, disporre su una placca  rivestita con carta da forno e spolverata di zucchero, spolverare con lo zucchero anche superficiedelle mele e mettere sotto il grill forno fino a farle dorare. Disporre le mele sul dolce e spennellare con gelatina di albicocche sciolta con qualche goccia d’acqua e succo di limone.

 

 

Con questo dolce partecipo alla raccolta di essenza di vaniglia :

 

 

 

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Tanta malinconia, ricordi di fanciullezza … profumi intensi di vino e muschio … colori caldi ed accoglienti …

 
 

 

 

TARALLI AL MOSTO COTTO

Questi dolcetti sono una vera prelibatezza, molto particolari e profumati sono il risultato di un impasto fatto esclusivamente con farina 00, sale e mosto di vino cotto. Sono semplici e laboriosi allo stesso tempo; semplici perché composti da soli due ingredienti , laboriosi perché richiedono davvero tanto tempo …

… tempo per la preparazione del mosto cotto che deve bollire fino a diventare un terzo della quantità iniziale che non è mai inferiore a 15 litri.

Una volta raggiunta la giusta densità si impasta la farina (con il sale mi regolo ad occhio) con il mosto bollente ( fondamentale ) fino ad ottenere un impasto morbido ma lavorabile, si lavora formando tante striscioline che andranno a formare i taralli che verranno bolliti , poco alla volta, per cira 5 minuti nel mosto cotto.

Mia mamma è solita cuocere insieme ai taralli qualche mela cotogna a pezzetti, il risultato è davvero ottimo.
 
 

 

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Circa un mesa fa mi figlia ha compiuto gli anni, abbiamo fasteggiato all’asilo, ma a casa, la festa, per vari motivi era stata rimandata … sabato sera, finalmente, ce l’abbiamo fatta !!!

Le avevo promesso una torta con cenerentola e così è stato.

Mi dispiace non avre potuto fotografare tutto ma molte delle cose che ho preparato sono già sul blog.

L’antipasto era composto da : ricottine di bufala con noci e miele, mozzarella di bufala, salumi ( preparati da mia mamma con il “mailetto” allevato da mio nonno ), fagottini di salame  ripieni di formaggio cremoso ed erba cipollina, crocchette di riso e di patate.

Il primo piatto : risotto ai funghi porcini .

Secondo : grigliata.

Dolci : rotolo rocher, cheesecake alle more e fragoline di bosco, pasticcini alle mandore e torta.

Devo dire con grande soddisfazione che non è rimasto nulla, tranne qualche pezzetto di dolce che ho  distribuito equamente tra gli invitati.

Per la ricetta del dolce vi prego di pazientare ancora qualche giorno, avrei dovruto inserirla prima ma, per motivi di tempo , in questi giorni sto trascurando un po’ il blog … spero che le cose migliorino un pochino …

Prometto di passare quanto prima a salutarvi …  perdonatemi

Intanto vi rimando qui per il passo a passo della preparazione di cenerentola, spero vi sia utile.

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Qualche giorno va ho ricevuto una dedica che mi ha davvero emozionata…

Sono sicura che molti penseranno a frasi di circostanza, e cose dette tanto per dire ma credeteimi non è così …

Non sono mai stata una persona molto espansiva sia negli atteggiamenti che nelle parole, i mie sentimenti , le mie emozioni spesso, probabilmente sbagliando,  prefrisco tenerle per me, anche se il web un po’ mi ha

” sciolto”…

Questo non vuol dire che io sia una persona fredda e poco socievole, mi ritengo, piuttosto riservata nei sentimenti …

Delle volte, però, come in questo caso è giusto condividere delle emozioni soprattutto se provengono da gesti spontanei e disinteressati e da persone che non si conoscono se non attraverso uno schermo … e per questo, forse, più sinceri …

Mi dispiace tanto perchè sono certa che la maggior parte di questi rapporti rimarranno limitati esclusivamente al web … poi mi dico che non importa, l’importante è donare, nella speranza di aver trasmesso qualcosa di positivo …

Grazie infinite quidi a zukyzikkina per questo bellissimo premio che ha creato apposta per me !!!

 

 

 Questo dolce è tutto per te nella speranza che un giorno io possa preparartelo dal vivo!

 

ROTOLO ROCHER

Per la pasta biscotto :

  • 4 uova
  • 150 g di zucchero
  • 100 g  di farina
  • 20 g di fecola di patate
  • la buccia grattugiata di mezzo limone
  • sale

Separare i tuorli dagli albumi, sbattere i tuorli con metà dello zucchero e la buccia di limone fino a che il composto non diventa chiaro e gonfio ; aggiungere la farina mescolata alla fecola ,poco alla volta, alle uova facendola cadere da un setaccio.
Montare a neve gli albumi con il restante zucchero e un pizzico di sale e amalgamare all’ impasto, poco alla volta, con una spatola con movimenti dal basso verso l’alto.

Foderare una teglia quadrata (32 cm ) con carta da forno e versare l’impasto, infornare a 180° per 10 min (la pasta biscotto deve appena colorarsi).

Una volta cotto bagnare uno stofinaccio di cotone strizzarlo bene, mettere il “biscotto” e arrotolare lasciandolo  così fino a quando non si raffredda.

 

 Per la crema simil ferrero rocher :

 

  • 400 g di nutella
  • 200 ml di panna da cucina
  • 130 g di wafers alla nocciola tritati

 

Amalgamare con una frusta tutti gli ingredienti.

Farcire il rotolo e ricoprirlo interamente di crema, lasciare riposare in frigo per qualche ora prima di servire.

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Vabbè saranno ” leggermente” pesanti ma io li adoro, amo molto questo ortaggio e lo utilizzo in svariati modi questo è uno dei tanti.

Inserisco due versioni per il ripieno una molto semplice a l’altra più ricca e che ho imparato dalla nonna di mio marito :

PEPERONI RIPIENI

– ripieno versione N.1

  • mollica di pane raffermo
  • scamorza
  • parmigiano grattugiato
  • origano secco
  • basilico fresco
  • olio extra vergine di oliva
  • sale

 

– ripeno versione N.2

  • mollica di pane raffermo
  • alici sott’olio
  • pinoli
  • uvetta ammollata in acqua calda
  • uova ( la quantità è dettata dal prorpio gusto, potrebbero anche non essere utilizzate )
  • parmigiano grattugiato
  • prezzemolo
  • olio extra vergine di oliva
  • sale
  • pepe

 

inoltre :

  • pane raffermo
  • pomodorini
  • olio extra vergine di oliva
  • aglio

 

Svuotare i peperoni, farcire e  chiudere con un cubetto di pane ( una volta cotto è la parte che preferisco )  affinchè il ripieno non fuoriesca durante la cottura.

Mettere in una teglia da forno, condire con olio e  sale, aggiungere qualche spicchio d’aglio, dei pomodorini ( io li ho utilizzati interi ) e cuocere a 180° per circa 30 min.

A cottura ultimata spolverare con origano secco.

Servire caldi o tiepidi.

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